L’amore nell’arte

L’amore è da sempre il tema centrale di canzoni, film, libri, poesie e foto; anche nelle opere d’arte possiamo ritrovare in modo esplicito o meno questo tema. Infatti pittori, scultori hanno cercato di rappresentare nelle loro opere l’amore. L’hanno fatto attraverso un abbraccio, un bacio o con semplici sguardi; oppure hanno descritto l’amore epico, mitologico e anche reale tra due persone. Magari non essendo nemmeno i protagonisti della tela, come nel caso della Primavera del Botticelli. Di questo dipinto ci sono varie interpretazioni che vanno da quella storica a quella filosofica, ma il mio lato romantico propende per una lettura diversa che è la seguente:

Quando osserviamo il quadro ci soffermiamo o ci concentriamo ad osservare Flora, personificazione stessa della Primavera, rappresentata come una donna bellissima con indosso un abito altrettanto bello da cui cadono in terra infiorescenze.

Di questo dipinto ci sono diverse interpretazioni da quella storica a quella filosofica ma quella più affascinante e romantica e la seguente:

Osservate le tre grazie che si trovano sul lato sinistro della tela, osservate quella centrale la quale dirge il suo sguardo sognante verso Mercurio, mentre in alto potete vedere Cupido nell’atto di scagliare la freccia dell’amore cieco.

La donna che guarda Mercurio secondo diversi studiosi rappresenterebbe Simonetta Cattaneo o Vespucci musa di Botticelli ed era la donna più bella dell’epoca. Si dice che Botticelli e Lorenzo il Magnifico erano platonicamente innamorati di lei, ma si sa che l’amore deve rendere le cose difficili.

Come abbiamo detto già una volta non è amore se non ti distrugge, ed è vero perché l’amore tende a complicarci la vita facendoci provare forti sentimenti per persone impossibili. Questo è successo al giovane Giuliano de’ Medici che s’innamorò perdutamente di Simonetta nonostante lei fosse sposata con Marco Vespucci. Gli storici raccontano che tra di loro non sia successo mai nulla di concreto, ma Giuliano amò Simonetta da lontano.

Il loro amore però ha ispirato Botticelli infatti se una delle Grazie ha le sembianze di Simonetta, Mercurio invece rappresenta Giuliano de’ Medici. In questo modo Botticelli ha reso immortali due giovani che non hanno avuto una vita felice come nelle favole. Perché Simonetta morì il 26 Aprile 1476 a causa della tisi, mentre Giuliano fu assassinato il 26 Aprile del 1478 durante la Congiura dei Pazzi, a due anni di distanza dalla sua amata.

Questo perché l’arte, per alcuni artisti, è l’espressione della realtà………