Il romanticismo 2.0 e il principe azzurro

Ieri leggevo un articolo sul matrimonio della principessa Beatrice, nipote della regina Elisabetta, e ho letto la poesia che il marito Edoardo Mapelli Mozzi le ha dedicato:

“Il tuo cuore lo porto con me, lo porto nel mio. Non me ne divido mai. Dove vado io, vieni anche tu, mia amata; qualsiasi cosa sia fatta da me, la fai anche tu, mia cara. Non temo il fato perché il mio fato sei tu, mia dolce. Non voglio il mondo, perché il mio, il più bello, il più vero sei tu. Questo è il nostro segreto profondo, radice di tutte le radici, germoglio di tutti i germogli e cielo dei cieli di un albero chiamato vita, che cresce sempre più alto di quanto l’anima spera, e la mente nasconde. Questa è la meraviglia che le stelle separa.”

Edoardo Mapelli Mozzi

Dopo aver letto questa poesia ho capito che il Mapelli Mozzi è il mio nuovo eroe romantico, il principe azzurro che tutte vorremmo. Forse non è Can Yaman, ma un uomo che scrive queste parole batte il famoso attore turco 1-0. Ho letto questa poesia un centinaio di volte, lo so sono pazza ma il mio lato romantico ha avuto la meglio, e sono arrivata ad una conclusione. Spesso diciamo che il romanticismo è morto e che gli uomini romantici non esistono. Beh da oggi dovremmo ricrederci perché il romanticismo come quello che leggiamo nei romanzi di Jane Austen esiste ancora. Forse in una forma più moderna, magari possiamo definirlo romanticismo 2.0, credo che la cara Jane ci perdonerà ma anche l’amore deve adeguarsi ai tempi. Quindi come esiste il romanticismo esistono anche gli uomini romantici. Lo so adesso vi chiederete dove si nascondono questi moderni Mr Darcy sono sincera non ho la risposta a questa domanda. Il consiglio che posso darvi e di andare oltre le apparenze, perché è probabile che siamo proprio noi donne ad essere cieche e a non vedere il nostro principe . Quello di cui sono convinta, però, e che Beatrice è una di noi (nonostante il titolo di principessa) perché ha aspettato e alla fine ha trovato il suo “principe azzurro”. Magari non sarà perfetto ma fa credere ad ognuna di noi che forse i principi esistono ancora anche sono imperfetti come lo siamo noi.